Top News

“Fortunatamente per noi fino ad oggi non ci sono stati intoppi. Incrociamo le dita sperando di proseguire questa sorta di indennità fino alla fine”. A parlare è il presidente azzurro Fabrizio Corsi, che questa mattina ha fatto il punto della situazione a Il Corriere dello Sport Stadio.

“Il movimento Serie B già di per se vive una certa difficoltà finanziaria – ha dichiarato il presidente azzurro – ed è chiaro che un evento così negativo non può far altro che accentuarla. Bisogna correre ai ripari. La proposta della sospensione degli stipendi? È senz’altro una decisione responsabile e di buon senso, anche la legge prevede che un lavoratore inattivo non debba percepire lo stipendio. Ognuno in base ai propri criteri troverà una soluzione interna, ma avremmo preferito ci fosse stata una linea comune: adesso si tratta di mettere una pezza per finire la stagione, più avanti sarà necessario riprendere il discorso in maniera più approfondita, in ballo c’è la sussistenza di alcune società. Ho apprezzato molto il messaggio di Infantino che ha parlato di un fondo di emergenza per i club. Ogni società ha subito perdite di diversa entità, ognuno valuterà in base a struttura e fatturato. In questa situazione di emergenza abbiamo registrato grande disponibilità e da parte dei calciatori ed ognuno è pronto a fare la sua parte. La realtà è che su dieci famiglie tre o quattro non sapranno come fare, per cui ridursi lo stipendio diventa un gesto di grande responsabilità, soprattutto da parte di chi è più privilegiato”.

“Ripresa? – ha proseguito – Stiamo aspettando le decisioni del Ministero della Salute e degli altri organi competenti in merito alla possibilità di riprendere ad allenarsi, solo allora potremo prendere di mira una ripresa ufficiale. Prima ci sarà da capire come si ripartirà con gli allenamenti sul campo, se a piccoli gruppi o addirittura a livello individuale. Dal momento che la squadra potrà allenarsi insieme ci vorranno almeno 3 settimane, per cui le date di ripresa oscillano tra il 17 e il 31 maggio. Al momento però sono solo ipotesi. Soluzioni? Una volta tutelata la salute di tutti e garantita la sicurezza degli atleti, a mio avviso è necessario ricominciare: il danno sarebbe insostenibile dal punto di vista economico. Purtroppo in questi ultimi giorni ho letto alcune dichiarazioni che mi permetto di definire squallide. Uscite poco eleganti, anche da parte di parte di importanti dirigenti che hanno fatto abbassare il mio livello di stima nei loro confronti. Se io fossi in fondo alla classifica con dieci punti di svantaggio, mi guarderei allo specchio e mi offenderei, prima di dire sospendiamo il campionato e finiamola qui. Per fortuna chi ci guida, dal presidente federale a quello della Lega, sono persone serie che stanno operando solo ed esclusivamente per il bene di tutto il movimento”.