News

La stagione esaltante con l’Empoli, la crescita personale e del gruppo, il sogno di chiudere alla grande il campionato e di tornare a vestire la maglia della nazionale: leggi le parole dell’attaccante azzurra Elisa Polli a Tuttosport.

“Sono un’attaccante che non cerca esclusivamente il gol – ha dichiarato -, credo che il gioco di squadra debba avere la priorità: sicuramente tra le mie caratteristiche principali c’è la capacità di difendere bene il pallone e questo mi porta spesso a contrasti e botte a centrocampo a cui non mi sottraggo mai. Anche procurarsi un fallo sulla trequarti può regalare grandi soddisfazione. Come procede il recupero? Ho avuto una ricaduta legata alla frattura al piede rimediata tra dicembre e gennaio, per questo nelle ultime tre gare di campionato lo staff ha preferito farmi stare a riposo. Il campionato? Oggi tutte le squadre hanno qualità fisiche importanti che hanno permesso di aumentare, in generale, i ritmi di gioco: reduce da due anni in cui il mio ginocchio mi ha negato continuità di rendimento e di allenamento, a inizio stagione ho accusato un po’ il colpo, perché rispetto alle mie compagne avevo bisogno di un lavoro più intenso per ritrovare la forma, per poter abbinare alla tecnica e alla tattica anche la freschezza dal punto di vista fisico”.

“La Nazionale? – ha aggiunto – La prima convocazione è stata emozionante e inaspettata: avevo iniziato bene la stagione, è vero, e dentro di me ci speravo tanto. Ma un conto è sperare, un conto è quando accade davvero! Adesso l’obiettivo è recuperare da questo infortunio e prepararmi al meglio per la prossima stagione, lavorando per meritarmi le prossime chiamate. Magari anche quella per volare in Inghilterra”.

“A inizio stagione – ha concluso – io e tante compagne eravamo nuove all’interno di questo gruppo molto giovane: ci è voluto il tempo necessario per amalgamarsi, ma quando i meccanismi hanno iniziato a funzionare effettivamente siamo riuscite a ottenere non solo buoni risultati, ma anche a esprimere un gioco veloce, divertente. Mister Spugna? Ogni passo in avanti che abbiamo compiuto fino a qui è anche frutto del suo ottimo lavoro: è un tecnico molto preparato sia a livello tecnico tattico, sia a livello umano. Sa usare le parole giuste, sa quando essere diretto e quando serve che sia delicato: una qualità che non è scontata. Obiettivi? Cercheremo di finire il campionato nel migliore dei modi, ma stiamo già lavorando pensando alla prossima stagione in cui vorremmo continuare a crescere e, perché no, puntare ancora un po’ più in alto”.