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Domenica 23 maggio 2010 è in programma il penultimo atto del campionato di serie B 2009 – '10 e l'Empoli va a far visita al Sassuolo, sul campo di Modena. Agli azzurri non sono bastati i 25 goal in 40 giornate con cui Eder guarda tutti dall'alto della vetta della classifica dei marcatori per guadagnarsi un posto nei play off, sfumati matematicamente a margine delle tre precedenti sconfitte di fila che hanno relegato i toscani al nono posto in graduatoria. Vanificato pure lo score invidiabile del secondo miglior attacco della cadetteria (ben 62 reti segnate, al pari del Grosseto, solo quattro in meno della capolista Lecce), perché costante, nell'arco della stagione azzurra, si è rivelata… la mancanza di costanza, che forse una maggiore esperienza e cattiveria agonistica avrebbero potuto garantire. Così, oltre ai rimpianti per quello che sarebbe potuto essere e non è stato, alla squadra, ben allenata dall'emergente Campilongo, non resta che onorare fino all'ultimo il torneo e provare a scombinare i piani del Sassuolo. Che, invece, in quarta posizione, i play off li ha per il momento centrati ed intende quanto meno difenderli, pur dovendo rinunciare a pedine importanti come il portiere Bressan, il centrocampista Valeri e l'attaccante Masucci. Pioli vira, dunque, sul 4-3-3 con Pomini in porta, Polenghi, Rossini, Minelli e Donazzan in difesa, Fusani, Magnanelli, Riccio a centrocampo, Noselli, Zampagna e Quadrini in attacco. Campilongo sposa, invece, il 4-2-3-1 che prevede Bassi tra i pali, Antonazzo, Angella, Stovini e Iacoponi nel blocco arretrato, Marianini e Musacci schermi davanti alla difesa, De Giorgio, Vannucchi ed Eder a scortare sulla trequarti il centravanti Coralli. Le motivazioni sicuramente maggiori del Sassuolo dipingono sin dai primi minuti un quadro a sgargianti tinte neroverdi, la cui prima pennellata è davvero d'autore: al 9', cross dalla sinistra di Noselli, sponda di Quadrini al limite dell'area e sinistro capolavoro sotto all'incrocio di Riccio, su cui Bassi nulla davvero può, nonostante il gran volo. Match subito sbloccato, che gli uomini di Pioli provano a portare ancor più dalla loro parte con il tridente Noselli – Zampagna – Quadrini, che fa vedere le streghe alla retroguardia toscana. In attacco, però, gli uomini di Campilongo hanno in dote qualità tale da poter sempre sorprendere gli avversari, come dimostra l'assist delizioso di Vannucchi per Coralli, fermato all'ultimo momento da Donazzan, e, naturalmente, da Eder, che impegna severamente Pomini con un fendente maligno su punizione dalla distanza. Ma poi, dopo dieci minuti della ripresa, un maldestro colpo di testa all'indietro di Antonazzo lascia libero Quadrini di trafiggere incolpevolmente Bassi. Patito il 2 – 0, ecco, finalmente, al 66', il momento per gli avanti azzurri di concretizzare le proprie notevoli potenzialità: da Coralli ad Eder, che vede sul secondo palo Vannucchi che anticipa tutti di punta e riapre i giochi. Pioli non si fida e, complice anche il gran caldo, preserva uomini ed energie: fuori Riccio e Quadrini, dentro Salvetti e Gorzegno e passaggio al modulo con il rombo di centrocampo. Una nuova pelle che, dopo appena 180 secondi, si tatua ancora una volta di neroverde: Quadrini taglia fuori da destra a sinistra tutta la difesa toscana, Noselli colpisce tutt'altro che bene, ma proprio il suo tocco sporco prende in controtempo Bassi e riporta i suoi avanti di due goal. Tocca ora a Campilongo modificare l'assetto tattico dei suoi: Marianini viene richiamato ai box ed in corsa entra Mancosu, che va a giocare a fianco di Coralli nel neonato 4-4-2. Alla lunga, l'allenatore azzurro sembra averci azzeccato, perché il doppio centravanti, oltre allo sgusciante Cesaretti, sostituto di De Giorgio dal 13', infastidiscono non poco un Sassuolo che indietreggia pericolosamente e, soprattutto con Salvetti, non sembra più trovarsi a proprio agio con il 4-3-1-2. Sorprende, in particolare, la splendida condizione fisica dei toscani, mentre preoccupa quella degli emiliani, in vista dell'ormai quasi certa appendice di campionato. Voci di radio mercato sussurrano di un interessamento del Milan per Eder e l'italo brasiliano fa davvero di tutto per amplificarle al 73', quando sfoggia la 26° perla di stagione, che prende forma con una carezza là dove Pomini non può arrivare, dopo aver dato spettacolo, vincendo la quadruplice resistenza di Minelli, Magnanelli, Rossini e Polenghi. E, a dodici minuti dalla fine, per poco non ci scappa l'incredibile riacciuffo: punizione di Musacci, Angella va di testa più in alto di tutti, ma la traversa, purtroppo per l'Empoli, smonta la rimonta. Federico Ferretti