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Guglielmo Vicario ha vinto la 17ª edizione del premio in memoria di Piero Gasco, medico e dirigente sportivo monregalese.

Il portiere azzurro ha ricevuto il riconoscimento all’interno del premio ‘Piero Dardanello’ 2022, evento che si è tenuto al Circolo Sociale di Lettura di Mondovì. Il trofeo viene conferito, ogni anno, ad un atleta o ad un personaggio del mondo sportivo che si sia particolarmente distinto per la propria attività filantropica e per azioni di solidarietà; prevede una dotazione in denaro, da destinare ad un’iniziativa benefica a scelta del vincitore. Quest’anno la giuria ha deciso di destinare la targa al portiere dell’Empoli, Guglielmo Vicario per aver scelto di dare ospitalità nella sua casa di Udine ad una famiglia in fuga dalla guerra in Ucraina. Il piccolo Milan di 11 anni e la giovane madre Hanna arrivano da Dnipro, scappano dai bombardamenti, dagli orrori dell’invasione russa. L’atleta ha deciso di aprire loro le porte della propria dimora, in Friuli. Li ha accolti personalmente, regalando anche al piccolo una maglia dell’Empoli, una bella scena condivisa anche sul profilo social di Vicario.

Il gesto disinteressato del numero uno ha colpito i tifosi dell’Empoli e tutto il pubblico degli sportivi. Ed ha convinto l’associazione ‘Dardanello’: il vincitore del premio ‘Gasco’ 2022 è, appunto, Guglielmo Vicario, che ha consegnato al calcio una nuova pagina di solidarietà tra i popoli, oltre confini e nazionalismi. Uno sport che unisce, come tante volte ha fatto nella storia, dalla partita giocata tra le trincee di Ypres nel Natale 1914 a Kharkiv, Odessa, Bucha; simboli nuovi di un orrore antico che torna a ruggire alle porte della vecchia Europa. Il premio ‘Piero Gasco’ è organizzato dall’associazione culturale ‘Piero Dardanello’ in collaborazione con ‘Tuttosport’, ed è sostenuto dalla famiglia Gasco e dal Rotary Club di Mondovì, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo.

«In questi giorni di orrori e dolori – commenta Paolo Cornero, vicepresidente dell’associazione ‘Dardanello’ – Vicario ha scelto di aprire le porte della sua casa a una famiglia ucraina e mettersi in gioco in prima persona, nel segno di una solidarietà che non ha né confini né ruoli. Una storia che ci ha colpito e che ha la forza di un simbolo, ben rappresentando il momento che stiamo vivendo. Storie che dimostrano quanto lo sport possa offrire ispirazione, non solo tramite il sacrificio e l’agonismo».

Un’iniziativa entrata a pieno titolo tra gli eventi più significativi del Monregalese e non solo: «Da diciassette anni – sottolinea Giovanni Gasco, figlio di Piero – il nome di mio padre è legato ad un prestigioso riconoscimento nel nome dello sport e della solidarietà, assegnato sotto l’egida del Rotary Club Mondovì. Questo premio, cresciuto nel rispetto di quelle che erano le sue passioni più autentiche, è uno dei modi migliori per ricordarlo. Anche in quest’edizione il premio tocca le corde più vive dell’attualità. Se nelle ore più buie della crisi pandemica, quando alla tv scorrevano le immagini drammatiche dei feretri portati via da Bergamo, il premio era andato al campione Josip Ilicic per l’impegno a favore dell’ospedale bergamasco, oggi il riconoscimento va a Guglielmo Vicario, un campione che, attraverso la scelta coraggiosa della sua famiglia, dimostra che ciascuno di noi è chiamato a partecipare alla difficile contemporaneità, rispetto alla quale si può fare molto anche a livello individuale».